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E chiocciando cerchiamo a noi medesmi
Inonorate tombe. Ma talvolta

L'uom comanda a' suoi fati; e non è colpa
Degli astri, o Bruto mio, ma di noi stessi
Se fra gl' imi restiam. Cesare e Bruto!
E che mai tu ritrovi in questo nome
Di Cesare? perchè suonar dovrebbe

Più del tuo?.. Scrivi l'uno all' altro accanto,
E il tuo bello è del paro; li pronunzia,
Ben ti stanno sui labbri; e del par gravi
Sono a librarli; e ad imprecar gli spirti,
Qual di Cesare, val di Bruto il nome.

(altre grida d'applauso)

Or, di che mai, per tutti i Numi insieme,
Di che mai questo Cesare si pasce
Per diventar sì grande?.. O secol nostro,
Secolo d' onta! O Roma, vedovala
D'ogni nobil germoglio! E quando mai
Venne un'età, dopo il diluvio antico,
Che più d'un grande non facesse altera?
Quando fu detto, nel parlar di Roma
Finor, che l'ampia cerchia di sue mura
Ad un sol uom bastasse appena?.. O Roma,
O Roma, un dì sì grande ed or sì angusta,
O stanza in cui non siede altri che un uomo!..
I nostri padri, e tu, com'io, li udisti,
Soleano dir: Tempo vi fu che un Bruto
D' Averno il giogo avria sofferto in Roma.
Anzi che un re.

E È

Ei saprà dirti nel suo rozzo stile
Ciò che degno di nota oggi successe.

Il farò.

BRUTO

Ma riguarda, o Cassio, come

Ma riguarda,

Sulla fronte di Cesare balena

L'orma dell'ira: e dietro a lui codazzo
Fan gli altri tutti, quasi fosser tocchi
Da recente rabbuffo. In: viso pallida

Viene Calpurnia; e Ciceron t'

e Ciceron t'appare

Con quell'occhio rossigno di faína,

Quale il veggiamo in Campidoglio, quando Un senatore in arringar l'attacca.

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Tu farai ch'io m'abbia intorno

Volti ritondi e lisci, uomini lieti,

Che dormano i lor sonni; emunto e macro Viso ha quel Cassio; ei pensa troppo; e sono Perigliosi costoro.

ANTONIO

Oh non temerlo,

Cesare! danno ei non può far; gli è questi Nobil romano, e l'animo ha gentile.

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CASCA

Come? con lui, con lui non foste?

BRUTO

Allora, a Casca non farei domanda.

CASCA

Or ben, gli venne offerta una corona;
Ma la sua mano rifiutò l'offerta,

Con tal gesto; ed in plausi il popol ruppe.

BRUTO

Ma del novo romor qual mai cagione?

La stessa, dico.

CASCA

CASSIO

Essi gridâr tre volte.

Or qual cagion di queste, ultime grida?

La stessa.

CASCA

BRUTO

Che? tre volte la corona

Offerta gli han?..

CASCA

Tre volte, ed altrettante

Ei la respinse; ed ogni volta in guisa
Sempre più molle; onde la buona gente
Dintorno a me gridava.

Chi gli offerse?

CASSIO

E la corona

CASCA

Fu Antonio.

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